Le coperte che proteggono volumi manoscritti o stampati presentano le più svariate composizioni e strutture: in pieno cuoio, decorate da ferri a secco o dorati, provviste di parti metalliche quali i fermagli, i cantonali e le borchie, in pergamena, anch’essa decorata o meno, in cartoncino, in tessuto, in carta xilografata o marmorizzata, e ancora con quadranti in legno, in cartone, oppure in brossura o flosce.
Generalmente, proprio per la loro funzione di protezione delle carte custodite, le coperte presentano danni di ogni sorta, prevalentemente di tipo meccanico, derivanti dalla movimentazione e dalle continue sollecitazioni in fase di consultazione.
Anch’esse quindi vengono restaurate, nel rispetto di tutte le caratteristiche peculiari, intervenendo con materiali coerenti e con criteri di durabilità e resistenza.
Ove la coperta sia assente – caso tutt’altro che raro per volumi antichi che hanno subito numerose traversie, specie in ambito documentario – si provvede a predisporne una ex novo, secondo criteri di verosimiglianza in rapporto all’epoca e al contesto di origine.